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Bagno Vignoni
a cura di Luigi FranchiBagno Vignoni10/06/2025 - San Quirico d'Orcia - Siena
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La vidi, per la prima volta, al cinema durante la proiezione di Nostalghia, un film del regista sovietco Andrej Tarkovskij, con la sceneggiatura di Tonino Guerra. Restai affascinato da quella grande vasca che sorgeva, come una piazza, al centro del paese. Era il 1982 e subito volli andare a vedere con i miei occhi se era una finzione cinematografica. Arrivai in quel modo a Bagno Vignoni, nel cuore della Val d’Orcia in Toscana.

 

Era tutto vero, la vasca era lì da tempo immemore, forse dai Romani, o ancor prima dal tempo degli Etruschi, visto che raccoglieva acque termali che sgorgano ancora oggi. Una piazza d’acqua, incredibile! Tutt’intorno il minuscolo borgo di Bagno Vignoni, frazione di San Quirico d’Orcia, provincia di Siena. In una manciata di minuti lo si visita ma il richiamo è costante, quella piazza d’acqua ti entra dentro,

 

Deve avere avuto lo stesso effetto su Papa Pio II, il fondatore di Pienza, su Lorenzo De’ Medici, signore di Firenze, persino su Caterina da Siena, proclamata santa proprio da Pio II, ventitreesima su 25 figli di Lapa di Puccio di Piagente, moglie del tintore di panni, il senese Jacopo di Benincasa. 

 

Tutti ospiti di Bagno Vignoni, insieme alle decine di artisti che, nel corso dei secoli, sono passati da queste parti. Complice il senso di pace che qui si respira a pieni polmoni!

Bagno Vignoni

Puoi girarci intorno decine di volte a questa grande vasca, a ogni passaggio scopri un dettaglio, senza sosta. E quando ci passeggi sembra che tutto il mondo sia concentrato lì.

 

Una magia straniante e bellissima; l’ho vissuta ad ogni ora, all’alba come di notte, avvolto nel silenzio e nei fumi che si sollevano dall’acqua.

 

Le acque della vasca si dirigono verso la ripida scarpata del Parco naturale dei Mulini; vi si trovano quattro mulini medievali scavati nella roccia che furono importanti per l'economia locale, dal momento che le acque termali garantiva il loro funzionamento anche in estate, quando gli altri mulini della zona erano fermi a causa dei fiumi in secca.

 

Sotto il loggiato che chiude un lato della vasca c’è una piccola cappella dedicata a Santa Caterina da Siena. È ciò che rimane della chiesa dedicata a lei, risalente al XV secolo. A pochi passi dal loggiato troviamo la chiesa dedicata a San Giovanni Battista che conserva un affresco di Cristo risorto: si tratta di un dipinto del Settecento che raffigura Santa Caterina da Siena con il borgo di Bagno Vignoni sullo sfondo. Questo affresco prima era nella cappella del Loggiato.

 

Oggi non ci si può più immergere nella piazza d’acqua e neppure, dal 2010 quando venne emesso il divieto di balneazione, nelle vasche delle antiche terme romane che si trovano nel Parco dei Mulini ma le piscine termali dell’Albergo Le Terme vi daranno un indimenticabile sollievo di benessere.