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Un sussulto, seguito da una sensazione di assoluta pace. È questo ciò che si prova varcando la soglia del Duomo di Monreale, dopo aver attraversato le viuzze e la piazza principale della cittadina normanna, Patrimonio UNESCO, ambita meta di fedeli e appassionati d’arte. Monreale è situata ad appena otto chilometri da Palermo ma la distanza parrebbe decisamente maggiore: qui si abbandonano i frastuoni cittadini per accogliere una dimensione nuova, silenziosa, di raccoglimento e ammirazione. Qui, c’è da dire, di fronte a tanta bellezza e complessità anche chi è laico si ritrova ad assumere una posa spirituale, introspettiva. Le origini Monreale è sorta nel 1172, sopra le falde del Monte Caputo, per volere di Guglielmo II detto Il Buono, dapprima come abbazia benedettina. Attorno al Complesso Monumentale - il cui nucleo è costituito dalla Cattedrale - si trovano il Palazzo Reale (oggi sede del Comune), la Fontana del Tritone (opera dello scultore palermitano Mario Rutelli, simbolo della vittoria dell’uomo sulle forze brute), e tante piccole caratteristiche abitazioni. L’arrivo a Monreale sembra un’ascesa leggera verso una condizione di quiete assoluta. Se si arriva dal capoluogo siciliano si sale lentamente, percorrendo le bianche stradine addobbate di piante, fino a che, tutto d’un tratto, si scopre il Duomo. La sensazione che qualcosa di nuovo ci sia ad attenderci non dissipa lo stupore che si prova appena varcata la soglia, entrando dal lato di Piazza Vittorio Emanuele.
“Ciò che si può vedere di più completo, di più ricco e di più impressionante per quanto concerne la decorazione a mosaico su fondo dorato” disse Guy de Maupassant dopo aver fatto visita a questo luogo. Quel sussulto che si avverte appena si accede dal portone antistante la piazza, e che si legge negli occhi delle centinaia di visitatori ogni giorno, è dovuto alla raffinatezza e all’imponenza dell’arte bizantino-normanna (o siculo-normanna) che ha disegnato gli interni della cattedrale. Ovunque si posi lo sguardo c’è un elemento da ammirare, da interpretare, da fissare nella memoria.
Il mosaico
Dopo aver abbandonato qualsiasi rumore di sottofondo all’esterno ci accoglie un grande navata centrale, contenuta in due file di colonne in granito di derivazione romana (ad eccezione solo di una, costituita da marmo cipollino). Il fondo è occupato dalla grande abside maggiore, protetto da una volta a ogiva; le due absidi sono sovrastate, invece, da una semicupola. La grandezza, la conformazione e la magnificenza della basilica è fuori discussione, ma sono i mosaici a rendere davvero ineguagliabile questo edificio. Si tratta di una decorazione mosaicata a fondo dorato estesa per 6.340 metri quadrati! I mosaici sono organizzati rispettando precise logiche figurative e raccontano svariati eventi narrati nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Per la costruzione si sono adoperate le maestranze siciliane affermate nell’arte musiva, unitamente ad artisti provenienti da Costantinopoli. Contribuirono anche i monaci benedettini, che dopo appena quattro anni dalla posa della prima pietra, abitavano l’abbazia. Per quale ragione si è scelto uno stile così minuzioso e dispendioso per decorare la Cattedrale di Monreale? L’obiettivo di Guglielmo II era realizzare un sito artistico senza precedenti e dare prova della magnificenza raggiunta dalla città di Palermo nell’epoca normanna.
Conoscere il Duomo “segreto” La visita al Duomo, volendo, include anche la possibilità di percorrere tutto il perimetro dell’edificio osservando Monreale da un punto di vista privilegiato: dall’alto. Dietro a una porticina che si scova in una delle due navate laterali, ci si può arrampicare fino alle due Torri normanne asimmetriche, differenti per forma e altezza. Con un po’ di pazienza, facendosi guidare dalla curiosità, si raggiunge la cima da cui si può ammirare lo splendido chiostro del convento romanico, in stile benedettino. Non bisogna fermarsi: la lunga camminata che costeggia la cattedrale dall’alto, intrapresa da pochi, porta ad un'inaspettata e piacevolissima rivelazione interiore. La stessa che rende Monreale uno dei luoghi più indicati per nutrire lo spirito.
La Ciambra, il quartiere nato con la cattedrale
La Ciambra deriva, probabilmente, dal francese chambre dal momento che qui c’erano alcune stanze reali dove vivevano i francesi ai tempi della dominazione dei D’Angiò. Il quartiere è antico quanto la cattedrale e vi risiedevano le maestranze occupate nella costruzione. I suoi vicoli e la struttura stessa delle vie lo fanno assomigliare a una piccola kasbah araba. Oggi queste strade sono state riqualificate con l’inserimento del verde urbano e l’apertura di numerose botteghe artigianali.
Osteria Peper’s Piccola osteria a lato della cattedrale. Personale giovane, simpatici e cordiali. Cibo ottimo e in sala sono molto accoglienti. Locale molto caratteristico. Via Cappuccini Palermo, 6
Monreale (PA)
Tel. +39 091 752 5157
Opera Boutique Rooms In questo hotel a 3 stelle ogni alloggio ha una vista sulla città e gli ospiti possono fruire di una terrazza e della sauna. Tutte le unità comprendono aria condizionata, TV a schermo piatto con canali via cavo, frigorifero, macchina da caffè, doccia, set di cortesia e scrivania. Via G. Verdi 4
Monreale (PA) Tel. +39 351 939 9476